FONTE: MARSICALIVE
L’idea è nata dall’ultimo cross trail organizzato dal Gruppo sportivo di Celano: un percorso tracciato tra Aielli e Celano, che si snoda tra stazzi e belvederi, con di fronte il suggestivo panorama delle Gole di Celano, viste da una prospettiva di certo meno nota, che però le dipinge con tutta la loro bellezza naturale.
Un percorso che avevo già fatto, in un’uscita notturna, e di cui avevo già scritto. Ancora ora qualcuno mi dice: “dove a sorvegliare le stelle” ci sono solo i cani pastori, simbolo di un Abruzzo che resiste”.
Questa volta su My Zona, la nuova app in cui ognuno di voi può tracciare i suoi luoghi del cuore, aggiungiamo un percorso lontano da tracciati ufficiali, uno di quelli che continua a vivere grazie all’impegno di chi continua a percorrerlo facendo manutenzione, per renderlo accessibile a chiunque. Di certo chi ama la mountain bike conoscerà già benissimo la zona e non avrà bisogno di noi per sapere di questo posto ma noi abbiamo avuto il privilegio di percorrerlo dopo una nevicata, quando ancora non era passato nessuno e quindi ne abbiamo goduto insieme solo a cavalli, mucche e il solito cane guardiano, sotto ad Aielli, che anche stavolta ha fatto il suo mestiere. Con qualche abbaio. Ma grazie al nostro atteggiamento, non è stato aggressivo nei nostri confronti. Il suo lavoro d’altronde è quello di badare alle sue pecore. E siamo noi gli intrusi.
Il percorso lo abbiamo iniziato dal cartellone a pochi metri dall’ingresso della strada del cimitero di Celano. Da qualche anno a solo qualche centinaio di metri dalla strada c’è sorta di piccolo ritrovo di preghiera e meditazione, benedetto da un silenzio che fa bene all’anima. Il Comune lo ha denominato il “Percorso di pregheira Madonnina della Selva”. Ripeto, la neve ha impreziosito un silenzio già di per sé molto appagante.
Proprio insieme a un’atleta del Gruppo sportivo di Celano, Emanuela, siamo saliti in direzione di Aielli, percorrendo alcuni dei tratti che solo il giorno prima avevano fatto gli atleti. Chi conosce il posto alla fine sa che si arriva proprio sotto la Torre di Aielli. Aielli, in provincia dell’Aquila, è il paese dei murales, che attirano ormai turisti da ogni parte d’Italia e da qualche tempo anche del mondo. Grazie alle realizzazioni di artisti famosi che arrivano da Paesi lontani.
Il freddo è tanto, il vento pure, e allora troviamo ristoro in un bar che si chiama proprio “Bar delle Stelle”, dove la donna che ci serve il caffè ci spiega che il covid ha rallentato di certo il lavoro ma che lei non molla, fa sacrifici e comunque è sempre aperta, anche a pranzo. In attesa, ogni giorno, di chi arriva a visitare il paese, sempre ricettivo.
Il ritorno è divertente. Le strade che tornano allo stesso imbocco sono diverse. Certo, per non perdersi bisogna essere accompagnati sempre da qualcuno che le pratica, altrimenti davvero ci si ritrova in un “flipper” e si rimbalza tra uno stazzo e un altro. Al ritorno mi fermo a guardare le immagini della via Crucis. E penso a quanto amino questo posto le persone che hanno permesso la realizzazione della Croce, della Madonna e della piccola via Crucis. Penso si tratti di una devozione non comune.
Camminado e ora scrivendo, non ho nemmeno pensato a tutte le volte che mi capita di scrivere le Gole di Celano e a tutti i commenti che riportano “No, sono di Aielli”, oppure “Si scrive Aielli – Celano e non Celano Aielli”. Insomma, per dire, andateci da dove vi pare, con lo stesso spirito di chi ha organizzato il trail della Befana: non importa che territorio è: respira, guarda e godi della natura. Impara a correre se puoi, sarà ancora più bello!
Il fotoracconto